Capita spesso di sentire questa frase, a volte addirittura con un po’ di orgoglio… Ci sono molti cani che alla vista di persone di colore, o di zingari, si mettono ad abbaiare o addirittura a ringhiare.
Il proprietario scambia questo suo comportamento con una sorta di razzismo, di allergia alle persone di colore. Questo fatto non dipende assolutamente dal discernimento razziale da parte del cane, ma dipende dal suo imprinting da cucciolo.
L’imprinting è il periodo importantissimo che va dalla quarta alla settima settimana di vita del cane, in cui i cuccioli imparano a conoscere gli esseri che lo circondano, uomo compreso. In questa fase è necessario che il cane venga a contatto con altri cani ma anche con gli umani, che li dovranno manipolare e mostrarsi amichevoli, per poi riconoscerli poi come inoffensivi e “amici”.
E’ molto importante che esso venga a contatto con una grande varietà di persone: uomini, donne bambini, con voci diverse, strutture fisiche diverse, modo di vestire diverso, sia durante l’imprinting che nella successiva fase di socializzazione in età infantile.
Può succedere che alcuni cani da adulti possano avere paura di una determinata categoria di persone, perché stentano a riconoscerli come inoffensivi. Può succedere quindi che un cane sia terrorizzato dagli uomini di colore, dagli asiatici, o dagli uomini in divisa, o dalle suore, o dai bambini solo perché appaiono diversi da quello a cui sono stati abituati da cuccioli. E’ importantissimo anche che in particolar modo i bambini non facciano male al cane manipolandolo in modo scorretto in questo periodo, perché il cane non si libererebbe mai da questa paura, che si tramuterebbe in aggressività.
Il razzismo, per fortuna, non centra assolutamente nulla.
Un altro fattore che può influenzare questo atteggiamento è la questione odore, che può essere leggermente diverso dal nostro mettendo in allarme il cane. E’ pertanto molto importante socializzare il più possibile il proprio cucciolo, facendogli fare frequenti passeggiate perché incontri il maggior numero e la maggiore varietà di persone possibili. Queste fobie altrimenti risulteranno molto difficili da correggere.
Il mio cane è razzista?
Il mio york è razzista?
Hey raga ma xke alle persone di colore non piacciono i cani e viceversa?
Perchè i cani abbaiano in particolar modo ai marocchini?
Il mio cane è razzista?
Autore del post: ALEXIEL
Il proprietario scambia questo suo comportamento con una sorta di razzismo, di allergia alle persone di colore. Questo fatto non dipende assolutamente dal discernimento razziale da parte del cane, ma dipende dal suo imprinting da cucciolo.
L’imprinting è il periodo importantissimo che va dalla quarta alla settima settimana di vita del cane, in cui i cuccioli imparano a conoscere gli esseri che lo circondano, uomo compreso. In questa fase è necessario che il cane venga a contatto con altri cani ma anche con gli umani, che li dovranno manipolare e mostrarsi amichevoli, per poi riconoscerli poi come inoffensivi e “amici”.
E’ molto importante che esso venga a contatto con una grande varietà di persone: uomini, donne bambini, con voci diverse, strutture fisiche diverse, modo di vestire diverso, sia durante l’imprinting che nella successiva fase di socializzazione in età infantile.
Può succedere che alcuni cani da adulti possano avere paura di una determinata categoria di persone, perché stentano a riconoscerli come inoffensivi. Può succedere quindi che un cane sia terrorizzato dagli uomini di colore, dagli asiatici, o dagli uomini in divisa, o dalle suore, o dai bambini solo perché appaiono diversi da quello a cui sono stati abituati da cuccioli. E’ importantissimo anche che in particolar modo i bambini non facciano male al cane manipolandolo in modo scorretto in questo periodo, perché il cane non si libererebbe mai da questa paura, che si tramuterebbe in aggressività.
Il razzismo, per fortuna, non centra assolutamente nulla.
Un altro fattore che può influenzare questo atteggiamento è la questione odore, che può essere leggermente diverso dal nostro mettendo in allarme il cane. E’ pertanto molto importante socializzare il più possibile il proprio cucciolo, facendogli fare frequenti passeggiate perché incontri il maggior numero e la maggiore varietà di persone possibili. Queste fobie altrimenti risulteranno molto difficili da correggere.
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